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L’AI apre al mondo i manoscritti arabi dell’Ambrosiana



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La Veneranda biblioteca Ambrosiana di Milano ha digitalizzato, grazie a una piattaforma AI powered, una parte della propria collezione di manoscritti arabi: il progetto apre a modalità più semplici di condivisione e studio, tutelando i testi antichi

Pubblicato il 4 mar 2025

Nicoletta Pisanu

Giornalista professionista, redazione AgendaDigitale.eu



digitalizzazione manoscritti arabi biblioteca Ambrosiana
Digitalizzazione manoscritti arabi biblioteca Ambrosiana

Nel suo “Elogio degli amanuensi” del 1492, l’abate Giovanni Tritemio ammoniva contro l’invenzione della stampa, destinata a cambiare la quotidianità – e il business – dei copiatori, sostenendo che un libro stampato su carta fosse scarso e durasse al massimo duecento anni, mentre la pergamena era un supporto migliore e poteva arrivare a un millennio. Niente è eterno, ma ci si prova da sempre: oggi l’intelligenza artificiale potenzia la tutela del patrimonio librario, aprendo a nuove possibilità di divulgazione sicura dei manoscritti, così come degli incunaboli e altri stampati.

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